VIAREGGIO. Ieri sera avevamo raccontato dell’incidente avvenuto a Torre del Lago. L’autore del sinistro, per giustificare l’accaduto, aveva spiegato di essere passato col rosso in auto per andare in soccorso alla figlia, vittima di un furto.

Oggi è la stessa signora a contattarci, per raccontare l’accaduto. E per far comprendere, ancora di più, gli attimi di terrore vissuti da lei stessa e dal genitore, che stava seguendo la scena per telefono e che, per accorrere, ha causato l’incidente.

Scrivo in merito all’incidente avvenuto ieri sera all’incrocio della via Aurelia a Torre del Lago per spiegare ciò che ha portato mio padre a correre in auto. Abito davanti alla casa dei miei genitori e alle 18.45 ho sentito il loro allarme suonare. Ho chiamato mio padre chiedendo di non riattaccare in quanto sarei entrata a controllare quello che credevo un falso allarme”.

 E invece non era affatto un falso allarme. “Invece i ladri – racconta la donna –  erano sempre dentro, al piano superiore. Ho chiuso in fretta la porta e mentre uscivo dal giardino mi sono trovata a pochi metri l’uomo che stava scappando. Ho urlato come una pazza e quando lui, invece di fuggire, si è fermato, sono corsa verso casa mia (dove si trovava da sola mia figlia di 4 anni) chiedendo aiuto. Mio padre, essendo sempre al telefono, ha sentito le grida ed è salito in auto correndo in mio aiuto”.

 “Fortunatamente l’incidente non ha procurato feriti. Poteva andare molto peggio. Ma l’occhio dovrebbe essere puntato su un altro fatto. Nel tardo pomeriggio, si può vivere barricati in casa? È normale trovarsi di fronte un ladro che se ne frega degli allarmi? È possibile non essere ascoltati alle grida di aiuto? Ieri non si è sfiorata una tragedia… ma due! Per la cronaca ho chiamato immediatamente il 112”.

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